LA BUCHETTA DEL VINO DI BABAE

Un rituale fiorentino che attraversa i secoli.

Scopri il nostro menu, la storia dietro questa tradizione unica e perché oggi puoi viverla di nuovo, proprio qui.

Menu Vini dalla Buchetta

(Prezzi in euro)

  • PROSECCO DOC Extra Dry (Ronco Belvedere) – 8
  • ROSÉ (Castello di Gabbiano) – 8
  • BIANCO Vernaccia DOCG (Palagetto) – 8
  • ROSSO Chianti Colli Senesi DOCG (Palagetto) – 8
  • ORANGE Pazzarello (Al Feu) – 9
  • LAMBRUSCO (Fontanafredda) – 7
  • SPRITZ APEROL10
  • SPECIAL WINE OF THE DAY - 10/12

COSA SONO LE BUCHETTE DEL VINO?

Le buchette del vino: una storia tutta fiorentina

A Firenze, a partire dal tardo Medioevo, la legge permetteva di vendere vino al dettaglio solo a due categorie: i vinattieri (i venditori ufficiali) e i produttori stessi, ma a una condizione: dovevano venderlo direttamente dalla propria abitazione. È così che molte famiglie nobili, che coltivavano vino nelle campagne, iniziarono a portarlo nei palazzi cittadini per venderlo attraverso piccole finestrelle aperte sulla strada. Vendendo il vino direttamente da casa, erano anche esentati dal pagamento delle tasse

Con l’arrivo del Rinascimento e la costruzione dei grandi palazzi, l’accesso diretto dalle strade diventò complicato. Così nacquero le buchette del vino: piccole aperture nelle mura esterne, abbastanza grandi per far passare un fiasco.

La gente portava il proprio fiasco vuoto e lo faceva riempire direttamente dalla famiglia produttrice.

Durante le epidemie, in particolare la peste del XVII secolo, le buchette assunsero un ruolo cruciale perché permettevano la vendita senza contatto diretto, in modo sicuro.

Con il tempo, tra l’industrializzazione e le due guerre mondiali, la tradizione andò via via scomparendo. Già dagli anni ’50, queste piccole finestrelle venivano dimenticate o murate.

Nel 2019, quando abbiamo aperto BABAE in Via di Santo Spirito 21r, non avevamo idea che una delle cose più speciali del nostro locale sarebbe stata... una piccola buchetta.

L’abbiamo trovata senza cercarla, con la sua favolosa porticina affrescata, orgogliosa e splendente nel mezzo del vasto muro ocra del palazzo Manetti. E ci è sembrato naturale riportarla in vita, diventando pionieri della rinascita di questa usanza storica.

All’inizio era un piccolo rituale quotidiano: due ore, dalle 19 alle 21, in cui servivamo vino dalla nostra buchetta. Poi è arrivato un campanello per i primi curiosi, e da lì, l’interesse è esploso.

Già prima della pandemia, la nostra buchetta aveva attirato l’attenzione della stampa italiana, internazionale e dei social media, essendo la prima a riaprire e all’epoca l’unica attiva a Firenze.

Durante il COVID, quando il mondo si è fermato, la buchetta ha continuato a fare il suo mestiere: offrire vino e un sorriso senza mai avvicinarsi troppo, come ai tempi antichi, ma con un significato nuovo.

Dopo la pandemia il turismo è tornato e con lui anche l’interesse per questa tradizione.

Le buchette sono un modo straordinario per comprendere come vivevano le persone nella culla del Rinascimento. Mostrandola con un approccio moderno, vogliamo rendere omaggio a una tradizione di vendita del vino che dominava le strade di Firenze e che oggi sta riprendendo vita. Dopo il nostro successo, molti altre attività con buchette hanno iniziato a valorizzarle, rendendo l’esperienza della Buchetta ancora più popolare.

Noi continuiamo a farlo con lo stesso spirito: senza pretese, con molta gioia.